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  • Avanguardie | ProfCasilli

    THE AVANT-GARDE Impressionism had paved the way for an art that was increasingly freed from the rules, both from a technical and a content point of view. Artists increasingly try to stand out for a personal approach and their works are beginning to be more and more determined in the choice of subjects and technique, from their emotions and from a subjective vision of the world. The material, both pictorial and sculptural, becomes the protagonist and the constituent elements of the work of art - sign, shape, color - become more and more visible, so much so that the subject of the work becomes more and more a pretext for making art. 5cde-3194-bb3b-136bad5cf58d_ In this context, experiences of experimentation are born, such as the brief but intense one of pointillisme (pointillism) or those of the Fauves and expressionism. Artists often adhere to these new trends for a certain period, but then continue their own personal path in search of a personal distinctive trait and there are many artists who, although aware of the novelties of the art world, do not adhere to any movement and they dedicate themselves to personal research: for example Cèzanne, Van Gogh and Gauguin. Section Title This is a Paragraph. Click on "Edit Text" or double click on the text box to start editing the content and make sure to add any relevant details or information that you want to share with your visitors. Slide Title This is a Paragraph. Click on "Edit Text" or double click on the text box to start editing the content.

  • Barocco | ProfCasilli

    Barocco Il Barocco Dal Rinascimento al Manierismo Al periodo rinascimentale segue il Manierismo , una corrente che comprende tutti i fenomeni artistici che vanno dal 1520 all'avvento della Controriforma e del Barocco. Il termine Manierismo ha un'accezione negativa in quanto si vuole sottolineare che gli artisti di questo periodo non si basano più sulla Natura, cioè sulla verità delle cose, ma sugli esempi dei grandi maestri del Rinascimento, e in particolare Leonardo, Raffaello e Michelangelo di cui si copia lo stile e si ripropongono i modelli ormai vuoti, privi di spessore psicologico e ideale, banalizzando le grandi conquiste del Rinascimento. Nel tempo, questa visione negativa è stata in parte rivalutata mettendo in evidenza l'aspetto dell'anticlassicismo , cioè di una ricerca estetica che cerca di allontnarsi sempre più dal rigore razionalistico che deriva dall'arte greca del periodo classico, con annesso concetto di bellezza ideale, proporzione, misura e armonia, oltre che distacco dalla sfera delle emozioni. Certo è che nella storia dell'arte, così come nella vita, i cambiamenti non sono improvvisi, ma sono sempre conseguenza di qualcosa che è venuto prima. Così, l'approccio superficiale del Manierismo è in realtà il tentativo di nascondere i risvolti più cupi ed incerti che le guerre e le pestilenze del periodo rinascimentale avevano prodotto, rappresentando un mondo spensierato che è più desiderato che reale. Alcuni segni negativi permangono, trasformati in figure mostruose decorative che assumono una funzione apotropaica, quella, cioè di allontanare l'influsso maligno delle forze che ancora scuotono l'Europa. Il periodo manierista vanta comunque grandi artisti, tra i quali spicca la personalità focosa di Tintoretto. Le decorazioni dei palazzi si popolano di mostri come ad esorcizzare le paure che pervadono l'Europa in quel periodo Alcuni artisti del periodo manierista Tintoretto Bronzino Parmigianino Giambologna Arcimboldo Pontormo Rosso Fiorentino Sebastiano del Piombo Giulio Romano Benvenuto Cellini Andrea del Sarto Antonio e Vincenzo Campi Giorgio Vasari Il Vignola il Pordenone Paris Bordone

  • Informativa sulla privacy | ProfCasilli

    INFORMATIVA SULLA PRIVACY Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili per garantire il corretto funzionamento delle procedure e migliorare l’esperienza di uso delle applicazioni online. Di seguito, troverai informazioni sull'uso dei cookie e tecnologie simili, su come sono utilizzati da questo sito e su come gestirli. Cosa sono i cookie I cookie sono brevi frammenti di testo che permettono al server web di memorizzare sul browser informazioni da riutilizzare nel corso della medesima visita al sito (cookie di sessione) o in seguito, anche a distanza di giorni (cookie persistenti). I cookie vengono memorizzati, in base alle preferenze dell’utente, dal singolo browser sullo specifico dispositivo utilizzato (computer, tablet, smartphone). Tecnologie similari, come, ad esempio, web beacon, GIF trasparenti e tutte le forme di storage locale introdotte con HTML5, sono utilizzabili per raccogliere informazioni sul comportamento dell’utente e sull’utilizzo dei servizi. 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  • MOSAICO | ProfCasilli

    MOSAICO Breve storia del mosaico Il mosaico è tra le prime espressioni artistiche documentate nell’antichità. I primi esempi risalgono ai Sumeri, nel IV millennio a.C. Le ‘tessere’ erano costituite da coni in marmo o terracotta colorata (bianco, nero, rosso) che venivano infissi in una base di gesso su pareti o colonne in modo da creare motivi decorativi geometrici. Testimonianze ci sono giunte dalla città di Uruk, fondata intorno al 3.000 a.C. dai Sumeri e poi conquistata dai Babilonesi. L’antica Uruk si trova in Iraq, a 20 chilometri ad est del fiume Eufrate, in una regione paludosa a circa 230 chilometri a sud-est di Bagdad. Decorazioni a mosaico del tempio di Inanna nella zona di Eanna IV di Uruk; (Pergamonmuseum, Berlino); foto di F. Tronchin Porzione di parete decorata a mosaico dal tempio bianco di Warka (Uruk). Coni di pietra sono inseriti in una base di gesso. Uruk, 3500-2800 a. C. Mesopotamia, Iraq; The Sulaimaniya Museum, Iraq Risale sempre ai Sumeri un altro manufatto conosciuto come lo Stendardo di Ur. Si tratta di un reperto archeologico (cm 20×48) ritrovato in una tomba della necropoli reale di Ur, risalente al 2500 a.C. circa, oggi conservato al British Museum di Londra. È composto da quattro pannelli lignei decorati: due facciate principali rettangolari e due più piccole trapezoidali, poste lateralmente. Probabilmente usato come oggetto di devozione che poteva essere portato in processione collocato all'estremo di un bastone di legno, oppure come oggetto votivo collocato in un tempio - in cui, su uno strato di catrame, sono incastonati lapislazzuli, conchiglie, pietre di calcare rosso e madreperle bianche. Per i temi descritti, i due pannelli principali sono detti "della pace" e "della guerra". Stendardo di Ur. Pannello della pace Successivamente, intorno al II millennio a. C., troviamo a Cnosso delle pavimentazioni realizzate a mosaico con ciottoli e terracotta. Palazzo di Cnosso, mosaico pavimentale; foto di Ivar Struthers Il mosaico nell’arte greca La tecnica a ciottoli raggiunge l'apice a Pella , città natale di Alessandro Magno, in Macedonia, nel V secolo a.C. : nonostante la scarsa gamma di colori, si rappresentano con ottimi risultati animali, scene di caccia o episodi della mitologia. Spesso, nel mosaico veniva inserita una sottile lamina di piombo per evidenziare il contorno dei soggetti o definire piccoli particolari, come si farà, diversi secoli dopo, nelle vetrate policrome del gotico. Caccia al leone, mosaico con ciottoli e lamine di piombo, Pella, Museo Archeologico Caccia al cervo, dettaglio dal mosaico pavimentale della Casa del rapimento di Elena, firmato Gnosis (IV sec. a. C.); Pella, Museo Archeologico A partire dal IV secolo a.C. vengono utilizzati cubetti di marmo, onice e pietre varie, che hanno maggiore precisione dei ciottoli, fino ad arrivare, nel III secolo a.C., all'introduzione di tessere tagliate. Il mosaico pavimentale conserva le caratteristiche estetiche dei tappeti: di dimensioni ridotte rispetto alla stanza, è composto da una serie di bordure intorno a un pannello centrale, detto èmblema, che contiene un soggetto figurativo. Le tessere utilizzate sono di forma generalmente quadrata e diventano man mano più piccole, arrivando a misurare 1 mm3 . Le piccole dimensioni consentivano di ‘‘dipingere’ i soggetti con sfumature raffinatissime, in grado di dare il senso di plasticità alle figure, rivaleggiando con la pittura. Questo tipo di mosaico, utilizzato poi anche dai romani, è detto opus tessellatum. Figura 6 Mosaico greco da una villa ritrovata in Turchia nella città di Zeugma Tra i soggetti dei mosaici greci, diventerà molto di moda l’asàratos òicos (= pavimento non spazzato) in cui venivano raffigurati avanzi di cibo lasciati sul pavimento, per evidenziare la ricchezza del proprietario. Il materiale utilizzato era il marmo, che rispetto ad altri tipi di pietra, ha il vantaggio di poter essere spezzato in forme perfettamente cubiche, a causa della struttura del materiale stesso. Le tessere avevano generalmente forma quadrata. I diversi colori erano ottenuti partendo da marmi di diverse tonalità e colori, provenienti da luoghi anche molto lontani e che venivano trasportati su navi speciali, in grado di non sbilanciarsi troppo per il carico pesante. Queste navi avevano il fondo abbastanza piatto e la stiva era parzialmente riempita di pietre in modo da dare stabilità all’imbarcazione. I mosaici di Zeugma (video) Zeugma - ROMANO IMPERO I meravigliosi mosaici greci scoperti nella città di Zeugma (Turchia)

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